28 maggio 2009

Il bambino della notte

Piango una volta al mese. Il pianto che ormai, da qualche tempo a questa parte, viene insieme al ciclo. Insieme alla constatazione che quello che voglio non accade, che non ho il controllo e non ho potere di decisione.

Il ciclo. Che cos'è?

E' stato una cosa misteriosa e sconosciuta la prima volta che è arrivato. Vedere il sangue che esce dal mio corpo, chiamare mamma per dirle che ero diventata un'altra. Non si torna indietro. Ho ancora gli orecchini che mi ha regalato per festeggiare. Un regalo simbolico, un simbolo come nelle tribù per chi, da bambina, diventa donna.

Poi dimenticato per qualche anno, nei quali non è stato altro che un fastidio, una mal di testa, un pò di dolori, un sinflex, un paio d'ore a letto, un giorno senza scuola.

Poi il sesso. Il ciclo diventa il mio miglior amico. Una festa quando si ha paura che non arrivi e invece, finalmente, vedi il sangue. E vai! Chiamo la mia migliore amica e le dico che mi sono venute, tutto sotto controllo. Si può uscire, festeggiare fino all'alba, ballare, ridere, vivere spensierate. La vita è lunga, la vita è bella.

Un mese poi non mi è venuto. Panico, batticuore, per la prima volta il ciclo mi è avverso non fa quello che dico, quello che voglio. Sono nei guai, sono sola. Ma non se ne parla proprio di fottermi la vita per uno sbaglio così, sono io che decido! Faccio quello che devo fare, senza rimorsi, senza casini in testa. Determinazione, calma, magari un pò di stress, ma niente di più. E l'estate è grandiosa, io sono più bella e più abbronzata che mai. Ad ottobre un nuovo amore e poco dopo una nuova vita, un nuovo paese. Il ciclo non mi molla più, io sono in controllo, più donna di prima, più donna che mai.

Gli amori, le delusioni, i momenti di felicità. Si cresce, si cambia, nel mio caso, cazzo, si migliora. Quello che non uccide fortifica...sono diventata una bella donna, con un carattere niente male. Mi circondo solo di chi mi piace, chi non mi piace viene allontanato o tenuto ai margini. Non solo il ciclo c'è, ma anche tutto il resto.

Finalmente sono pronta. Nella mia vita c'è un amore solido, senza dubbi. Un amore bello. Vogliamo un figlio perchè è arrivato il momento, perchè insieme abbiamo energia da dare, energia per costruire. Ed ecco che il ciclo non mi molla.
Ciò che rappresentava l'irrinunciabile, la libertà...si è trasformato. Come un uomo che ti fa credere che ti ama ed invece un giorno ti butta via, ti tradisce, ti pugnala. Così il mio ciclo mi tradisce, mi butta via, mi pugnala. Ed io piango una volta al mese.

Capita nella vita che gli altri ti guardino con un pò di pena. Il ragazzo ti ha mollato e tradito? Poverina. Ma che cazzo vi guardate? Io adesso mi rimetto in sesto e divento la più fica della piazza, ve magno a tutti in testa, rimorchio pure i san pietrini per strada e andatevene tutti a fare cordialmente in culo! Non riesci ad avere un figlio? Poverina. Ma che cazzo vi guardate? Io adesso...adesso che? Che cazzo faccio? Ma faccio davvero solo pena a me stessa? Come reagisco? Come ne esco? Sola.
Sola...non è la prima volta. E quello che non uccide, ti cazzo fortifica.

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